Lettera alla MInistra MIUR On Fedeli ed al Presidente della CRUI Prof. Manfredi ''Punti Organici Università''
Trasmessa via PEC in pari data
Ill.ma Sig.ra Ministra
dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca
On. Valeria Fedeli
Ill.mo Presidente della CRUI
Prof. Gaetano Manfredi
Ancora una volta le Università Pubbliche sono sotto l’occhio del ciclone e la loro autonomia è andata persa da ormai molto tempo, lo dimostrano le circolari del MEF che vengono recepite e adottate dalle amministrazioni universitarie, penalizzando il personale Tecnico- Amministrativo e CEL, particolarmente sul fondo trattamento accessorio, PEO e altro.
Il MIUR con il Decreto Ministeriale del 9 agosto 2017, n° 610, all’art. 3 comma 1, ha ancora una volta penalizzato il personale Tecnico-Amministrativo e CEL, che in aggiunta al blocco dei contratti subisce, per l’ennesima volta, il blocco di una parte dei già scarsi punti organico assegnati nel biennio 2017-2018.
Dopo tutti questi anni di blocco delle assunzioni e delle PEV, chiedere per l’ennesima volta il congelamento del 10% dei punti organico derivanti dai cessati del 2016, per l'inserimento in ruolo del personale in organico nelle camere di commercio e altri enti, danneggia le Università che data l’elevata età media dei dipendenti avrebbe necessità di poter invece assumere giovani.
Così come non si comprende come mai il MIUR, la CRUI, o i rappresentanti del personale T.A. eletto nel CUN, non abbiano sostenuto la necessità di far destinare una parte di punti organico per l’assunzione di personale precario delle nostre Università, e in particolare i nostri Ricercatori di tipo A.
Si tratta di personale che in questi anni, ha dimostrato una elevata professionalità e pubblicato lavori scientifici rilevanti oltre a partecipare attivamente a convegni Nazionali ed Internazionali e attività progettuali, ma non solo, tanti hanno conseguito l’Abilitazione Scientifica, per la seconda fascia, ma con scarse probabilità di essere poi chiamati soprattutto coloro che provengono dalle categorie del personale T.A. Infine vogliamo ricordare che la normativa attuale permette le progressioni verticali per il personale Tecnico-Amministrativo, solo tramite concorsi esterni e una buona parte di essi è fermo da più di dieci anni.
Già in altre occasioni abbiamo richiamato l’attenzione delle istituzioni che governano il sistema universitario, MIUR, CRUI, CUN, etc.. che l’Università debba essere il volano dello sviluppo del paese pare siamo tutti d’accordo, si tratta solo di dare gambe a quella che è un’opinione comune con finanziamenti straordinari per l’assunzione di giovani docenti e personale T.A. che diano nuova linfa all’università facendo emergere quelle potenzialità, oggi nascoste o non ammesse nel circuito produttivo.
Contiamo di riprendere il discorso sulla metodica di ripartizione dei punti organico anche nella fase di discussione del rinnovo del CCNL per il quale si auspica siano rese disponibili le risorse necessarie a finanziarlo in modo adeguato.
Roma 25.09.2017
Il Coordinatore Generale Nazionale
Dipartimento Universita FGU Gilda Unams
Arturo Maullu
Sentenza Corte dei Conti del 05/2017‘’’Le responsabilità degli accordi negoziali con la parte pubblica, se in disaccordo con gli obblighi di Legge ricadono unicamente sulle amministrazioni''

Sentenza Corte di Cassazione - Infortunio sul lavoro fuori orario: è responsabile il datore di lavoro
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 40706 del 7.09.2017, ha stabilito che anche nel caso in cui l’incidente avvenga fuori dall’orario di servizio, le responsabilità del datore di lavoro e/o del responsabile della sicurezza per gli infortuni sussiste anche quando il lavoratore infortunato sia stato imprudente, disattento o negligente e anche nel caso in cui non avrebbe nemmeno dovuto essere presente sul luogo di lavoro. Fonte www.studiocerbone.com Vai alla Sentenza n. 40706 del 7.09.2017
Legge 104, per il permesso servirà il preavviso di tre giorni per i dipendenti pubblici

CORSI E RICORSI…. Bocciato il numero chiuso alla statale di Milano

Visite Fiscali, via libera del Consiglio di Stato … ma con quattro osservazioni
STATALI, CGS: STANZIARE IN L. BILANCIO RISORSE PER RINNOVO CONTRATTI
Dopo la pausa estiva, dunque, è ripresa la trattativa sui temi generali che riguardano tutti i comparti e le aree del pubblico impiego. La confederazione guidata da Di Meglio ha ribadito al presidente dell’Aran, Sergio Gasparrini, che le risorse rese al momento disponibili da Palazzo Chigi sono meno della metà di quelle necessarie e che gli 85 euro medi devono finire netti nelle buste paga dei dipendenti statali.
In merito, poi, al pasticcio degli 80 euro del bonus Renzi, la CGS ha sottolineato che si tratta di un problema creato dal governo e che spetta allo stesso governo risolvere senza danneggiare i lavoratori.
Ufficio stampa CGS – CONFEDERAZIONE GENERALE SINDACALE Aumenti contrattuali a 85 euro ? Facciamo un po’ di conti… giusto per evitare illusioni e aspettative sbagliate
In premessa, quando si parla di “aumenti contrattuali” è bene ricordare che bisogna fare sempre riferimento ad importi al lordo. Infatti questi ‘’aumenti'', comprendono in primis i contributi previdenziali e sanitari a carico dello Stato ‘'lordo Stato’’ che incidono per un 32,7%. Prendiamo ad esempio quindi i famosi 85 euro sbandierati da alcune sigle sindacali che firmarono l’accordo del 30 novembre u.s. Ebbene, gli 85 euro “lordo Stato” corrisponderebbero in effetti a circa 64 euro, somma questa cosiddetta “lordo dipendente” che spetta sì al lavoratore, ma sulla quale graverebbero ancora ulteriori trattenute. Infatti, dai 64 euro, andranno ancora detratti l’8,80% di contributi previdenziali a carico del dipendente e alcune altre trattenute che inciderebbero nell'insieme, per un totale dell'11% circa. Per cui detratto il tutto si arriverebbe a 57 euro. Ma.. mica è finita quì, ci sono da calcolare le ritenute erariali, cioè ''l’Irpef'' che varia a seconda dello stipendio complessivo del dipendente. Bisogna considerare che di norma, per la maggior parte del personale del P.I. gli aumenti contrattuali sono tassati al 27%, mentre per chi gode di uno stipendio più elevato la tassazione arriva al 38%. Per cui, praticamente i 57 euro si riducono a 42 euro, mentre si assottigliano ulteriormente a 36 euro per chi ha uno stipendio maggiore. Ma l’importo può scendere ancora di 2 o 3 punti percentuali se andiamo a conteggiare anche le addizionali regionali e comunali. Poi in ultimo, si dovrà fare i conti con il famoso bonus Renzi di 80 euro…., ed alla fine cosa resterebbe concretamente in tasca al dipendente? Giusto qualche spicciolo per il costo di qualche tazza di caffè. Arturo Maullu - coordinatore generale nazionale CSA Università - Dip.Univ.FGU Gilda Unams. Il Calendario degli incontri per i rinnovi contrattuali nel Pubblico Impiego
Il 31 agosto sarà convocato il tavolo delle Funzioni centrali, sul tema degli istituti del rapporto di lavoro (malattie, permessi, coordinamento delle norme in materia disciplinare). Nella prima settimana di settembre saranno convocati i tavoli di Sanità, Istruzione e Ricerca (ex comparto Università) e Funzioni locali. Buoni pasto, si potranno cumulare fino ad un massimo di otto ticket
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